Incontrarsi ancora [SasuIno]

Leggera presenza di spoiler per chi non segue il manga.
Speciale one-shot per il forum e il fanclub Ino x Sasuke, dedicata in particolare a Mimi, Rael e Ino-chan.
Ino POV.

Incontrarsi ancora

Doveva essere una missione come tutte le altre.
Avevo eseguito diverse missioni di spionaggio come jounin, grazie anche alla tecnica speciale degli Yamanaka che mi facilitava in questo genere di missioni.
Mi ero esercitata ed ero diventata brava: non avevo la forza sovraumana di Sakura né la sua intelligenza, ma sapevo di essere provvista di intuito e capacità di improvvisazione, e non ero certo debole. Inoltre al mio fianco solitamente mi ritrovavo Shikamaru, con cui avevo instaurato un rapporto di fiducia tale per il quale gli avrei affidato la mia stessa vita. E avrei fatto bene.
Quella volta Tsunade-sama dovette mandarmi da sola per il semplice fatto che Shikamaru era via e che quella doveva essere una semplice missione diplomatica a Otogure, con cui avevamo sancito un’alleanza da qualche anno, anche se ancora un po’ instabile. In caso di bisogno, comunque, potevo andare all’ambasciata di Konoha.
Avevo viaggiato per qualche giorno, e avevo portato i rotoli all’ambasciatore, come mi era stato ordinato; avrei potuto tornare a casa subito, ma era tardi ed ero stanca, per cui mi fermai in città alloggiando in un piccolo motel.
Peccato che soffra di una curiosità febbricitante, che molto spesso è la mia rovina.
Ben presto, appena fui sotto le coperte, mi accorsi che non avevo sonno ma solo voglia di visitare la città di notte; comprensibile, no? Beh, credetemi, avrei fatto meglio a starmene nel mio letto.
Indossai i pantaloni attillati ed elastici della mia divisa di jounin, mi misi addosso una canottiera bianca e una piccola gonna di stoffa chiara che mi portavo sempre nella borsa per mischiarmi con la gente, i sandali e uscì, una persona qualunque (non un ninja) tra la folla.
Passeggiai per le vie illuminate, notando le palazzine in costruzione (la città si stava rinnovando), le bancarelle nelle vie principali e l’umidità che purtroppo mi stava rovinando i capelli. Lanciai una maledizione a quell’ambiente umido e alla mia nuova pettinatura – avevo i capelli più corti, che arrivavano a metà schiena – e alle ciocche di capelli che si arricciavano sulle spalle.
Un brivido di freddo mi fece tremare, e, appurato che era ormai tardi, feci la strada al contrario. Le strade erano ormai vuote, e l’aria si era fatta sempre più fredda. Avevo deciso di andare ad in un locale per bere qualcosa e scaldarmi, quando da lontano scorsi due occhi. Ma non due occhi qualsiasi: due occhi rossi.
Istintivamente, mi si bloccò il respiro e rimasi immobile. In un secondo momento, capendo quanto fosse stupido e pericoloso stare impalata se davvero quegli occhi appartenevano a chi avevo immaginato, mi spostai di lato e mi nascosi nell’ombra.
Non avevo sbagliato. Avrei riconosciuto quegli occhi ovunque, come quei capelli neri che si confondevano con la notte. Non riuscì a pronunciare il suo nome, la gola improvvisamente seccata.
“Sasuke, che cazzo facciamo qui?”
A confermare i miei sospetti, giunse la voce di uno dei tre compagni intorno a lui, un ragazzo alto con piccoli denti da squalo e i capelli bianchi.
“Zitto tu!” lo rimbeccò una ragazza con gli occhiali, il viso contratto in una smorfia di rabbia (che la rendeva decisamente più brutta) “Sasuke-kun ha i suoi motivi per essere qui!”
Il ragazzo con la zazzera bianca le fece il verso, e la ragazza reagì tentando di dargli un pugno, che finì a vuoto, sotto lo sguardo impassibile di Sasuke e di un gigante tranquillo e silenzioso.
Ad un tratto, Sasuke mosse appena un sopracciglio, e una strana sensazione di irrequietezza mi innervosì ancor di più.
“Karin, Suigetsu, basta ora. Tornate al nostro albergo tutti e tre, vi raggiungerò.”
“Ma Sasuke-kun…” protestò flebile la ragazza, ma obbedì sotto lo sguardo dello sharingan.
Quando se ne furono andati, Sasuke si voltò nella direzione in cui mi nascondevo e ebbi paura che mi avesse scoperto. Ma non era così: infatti, si allontanò e saltò su un tetto, camminando nell’oscurità.
Avrei dovuto tornarmene in albergo. Ma ragionai più con il sentimento che mi artigliava lo stomaco, che con il senno, e mi giustificai dicendomi che dovevo questo a Sakura e Naruto che cercavano ancora Sasuke anche ora che avevamo diciassette anni. Così, lo seguii da lontano, osservandolo balzare con eleganza, senza emettere un sibilo, avvolto in una divisa che era simile a quella degli ANBU, adatta a facilitare i movimenti. Cercai di fingere indifferenza, ma sapevo di essere attratta ancora da lui come un’ape dal miele.
D’un tratto sparì dalla mia vista. Il panico prese il sopravvento su di me per qualche secondo, ma poi un sibilo di vento alle mie spalle mi sorprese, e seppi che Sasuke era dietro di me e che una katana mi premeva sul collo, e le sue braccia che circondavano le mie spalle senza toccarle.
Spalancai gli occhi e il mio cuore prese a pompare furiosamente sangue, impazzito – e mi stupii dell’effetto che ancora sapeva suscitare in me.
“Ino.”
Avvertii i suoi capelli che mi solleticavano la guancia.
“Cosa ci fai qui?”
Deglutì, tentando di allentare il magone che mi impediva di respirare normalmente, e risposi con tono che pregai essere freddo. “Non sono affari tuoi, Sasuke. Non andrò certo a dire ad un traditore gli affari di Konohagure.”
Mi pentii subito di quel che avevo detto appena lo sentii sorridere.
“Un ninja dovrebbe almeno saper tenere un segreto della propria patria.” mi schernì, e lo odiai per farmi sentire sempre così stupida.
“E tu Sasuke? Sempre in cerca di tuo fratello dopo così tanto tempo?” ribattei, piena di amarezza, con l’intento consapevole di ferirlo.
“Itachi è morto.”
La sua risposta fredda mi congelò come nemmeno quella lama attaccata alla carotide poteva fare.
“Ma… allora perché tu non…?”
“Perché non torno a Konoha? Avrebbe senso?”
Cercai di trattenere la voglia di prenderlo a pugni. Aveva come sempre maledettamente ragione, ed era così maledettamente umiliante essere sempre confitta da lui. Lo avevo amato per questa sua perfezione, ma mi rendevo conto che quella razionalità pragmatica di Sasuke e la sua sete di vendetta erano la causa della sua distanza col mondo e quella che me lo aveva strappato via.
Mi venne voglia di piangere, ma chiusi le palpebre e mi imposi di non farlo.
“Naruto e Sakura ti rivogliono al villaggio.” Risposi cautamente, assicurandomi che la voce non tremasse. “Loro… loro si impegnerebbero per riscattarti.”
Lo sentii irrigidirsi appena e con la coda nell’occhio notai la sua mano stringere più forte l’impugnatura della spada.
“Naruto e Sakura contro tutta Konoha. Chi altri mi rivorrebbe indietro?”
“Io.”
Mi era uscito senza che potessi fermarlo, e sobbalzai leggermente, stupita anch’io come Sasuke da quella risposta così sentita. Era vero? Lo rivolevo indietro a sconvolgermi la mia perfetta vita tranquilla? Volevo che rovinasse ancora il rapporto tra me e Sakura? Volevo vederlo ogni giorno passeggiare per le strade di Konoha, il volto fermo e il passo elegante, scuotendomi sentimenti che avevo pensato seppelliti da tempo?
Non ero sicura di voler sapere la verità, perché avrebbe fatto dolorosamente male.
Sasuke sorrise e la sua lama premette con più vigore sul collo.
“Mi rivuoi indietro Ino? Dopo tutto questo tempo sei ancora innamorata di me?”
Mi sentii oltraggiata da quel tono di scherno. Aveva sempre giocato con i miei sentimenti, Sasuke, e mi faceva sentire stupida, eppure io continuavo a emozionarmi con lui, che di sentimenti era così inesperto. Pensando questo, mi sentii più forte, perché lui questa forza non la conosceva (ancora).
Le mie labbra si piegarono in un sorriso.
“E se anche fosse? Non me ne vergognerei. Io li affronto i miei fantasmi, Sasuke, tu non riesci ancora ad affrontare i tuoi.”
La spada si conficcò in un ceppo di legno, con vigore, l’oggetto che avevo adoperato per la tecnica della sostituzione. Vedevo ora il suo sharingan bruciare dentro i miei occhi, e il viso più scolpito e maturo, la stessa pelle diafana e i muscoli delle braccia tesi.
Era arrabbiato, ma a differenza della ragazza era ancora bellissimo.
“Ti riporterò a casa, Sasuke.”
Dissi e ne ero convinta. Naruto e Sakura avevano bisogno di lui, per andare avanti e lasciarsi indietro il passato, e anche lui aveva bisogno di questo passo. Percepivo il suo sottile dolore, muto dietro quella maschera, che mi implorava di salvarlo. Non mi permisi di pensare che era solo mia suggestione e che quella che aveva bisogno di Sasuke, in realtà, fossi io.
Lui mi sorrise, ironico.
“Tu provaci.”
Gli lanciai qualche kunai, che schivò con minimi movimenti, e partì alla carica con un pugno che parò. Allungai quindi la gamba, tentando di sbilanciarlo e farlo cadere, ma bloccò anche quella.
Il suo sorriso si allargò, sempre più divertito.
“Credi di avere chance con me, Ino?”
Sentii il sangue ribollirmi nelle vene e gli diedi una testata, e finalmente lo colpii e mi sentì fiera di me. Rilasciò la presa su mano e gamba e ne tentai di approfittarne per colpirlo nuovamente, ma questa volta mi afferrò entrambi i polsi e li fece ruotare dietro la schiena, bloccandomi contro di lui.
Spalancai gli occhi, temendo che usasse lo sharingan ipnotico contro di me, ma invece Sasuke lo disattivò e fissai quelle iridi scure e impenetrabili che mi stavano trafiggendo e mi bloccavano il respiro (o era la vicinanza?).
“Sei una stupida.” Mi disse, ma non me ne vergognai, e notai una sfumatura più dolce nella sua voce.
Sorrisi. “Sì, sono proprio una stupida.”
Lui mi guardò, un’espressione mista tra sorpresa e colpevolezza (credo) e alzò gli occhi al cielo, accigliato.
“Sta per piovere.”
Qualche secondo dopo, avvertii le prime gocce sulle guance e tra i capelli, e poi la pioggia sempre più forte che mi inzuppava i vestiti e Sasuke.
Incontrai ancora quello sguardo indecifrabile, e avrei voluto poter usare la mia tecnica e leggergli la mente, per scoprire se anche io l’avevo scosso quanto lui aveva scosso (ancora) me.
Un mormorio, “Scusa”, e d’un tratto tutto si fece buio.

La mattina mi svegliai zuppa di pioggia e nel letto della locanda.
Sasuke non c’era, e probabilmente era già partito con la sua squadra.
Tornai a Konoha, ma niente fu più lo stesso.
Continuavo a sentire il suo respiro all’orecchio e quegli occhi scuri avevano ripreso a popolare i miei sogni, ossessivamente.
Adesso, capisco che avrei fatto meglio a non cercarlo.
Non mi ritroverei ad arrovellarmi per lui, dopo due mesi, sperando che le mie parole lo riportino indietro a Konoha, da me.

*^*^*

Una sciocchezza, di cui avevo bisogno per sfogarmi un po' oggi. Mi rendo conto che non è originale e che descrivere in prima persona non è il mio forte, quindi non è il massimo come fic, perdonatemi!
Non l'ho riletta, e mi scuso per qualsiasi errore.
Spero che comunque un po' vi sia piaciuta. ^^

Innanzitutto,grazie per avermela dedicata*.*
A me è piaciuta molto...il Sasuke che hai descritto è proprio il "bello e dannato" che ho usato anche io per qualche mia fanfictionXD direi abbastanza IC e molto figo°ç°
Ino,la nostra forte e testarda Ino,ostinatamente innamorata di lui,ma senza mai reclinare il capo alla sua egemonia,sempre mantentendo un atteggiamento fiero ed orgoglioso...più che IC!
E poi,la trama è molto ben gestita,il linguaggio sempre diretto e scorrevole,mi piace che tu abbia scelto di raccontare la storia dalla "parte di Ino"...magari il finale che lascia aperto all'imaginazione del lettore,quello mi ha lasciato amaro in bocca perchè non so come va a finireXD però,come dicesti tu in un commento ad una mia fanfiction,è stata una "esigenza di copione"(Sasuke non può cambiare idea sul tornare a Konoha da un momento all'altro)XD
Insomma,nel complesso è scritta bene.
Complimenti Kaho^^

Ugh...te l'ho detto, mi hai fatto venire il magone, e per un pò mi sono sentita Ino.
E' bella. Nessuna parola di troppo. Perchè questo aggettivo la descrive perfettamente. Trovo lo stile semplice ed azzeccato, così piacevole da leggere che mi fa sorridere.
La parte in cui lei è così sincera è terribilmente dolce che mi ha fatto sospirare. Vedere Sasuke ferito e arrabbiato per la sincerità con cui lei gli parla è una cosa sensazionale!
Peccato che sia stato così cattivo con lei! ç_ç Poteva pure salutarla...ma lui è Sasuke Uchiha. U_U
Infine trovo il tutto perfettamente IC. (molto bello anche il fatto che lei lo pedina! *_*)
Brava, la mia geme diversa!! Cara, ti ringrazio per questa bella SasuIno.
Ti adoro...e ti voglio bene.
Bacioni
=Mimi18=

Ho dimeticato due cose...
Una: Karin è fantastica, mi ha fatto morire! XDXD Poi, diciamolo...è brutta di natura! XDXD
Due: Grazie per avermela dedicata...ç_ç Me commossa!
=*

o.o
non pensavo potesse piacere così tanto... ma grazie! *__*
Ah Karin è un aforza, io la metterei insieme a Suigetsu, sono così... divertenti insieme! Così liberiamo Sasuke da una scocciatura! XDXDXD

Non la metti su EFP??? *-*

Quoto Mimi:su EPF!

Vedete? Alle volte anche io ho delle ottime idee...ù.ù

sisisiiiiiiiiiiiiiii!! su EFP su EFP!!!!!!!! è bellissima...grande Kaho!!

Dite? O.o
Non credevo fosse così bella da meritare EFP... però se lo decidete voi... XD

GRAZIE!

L'hai messa su EFP!!!!!!!!!!!! siiiiiiiiiiiii!!!!!!!

Kaho...*.*
è bellissima... *.*
corro su efp...giustamente, devo lasciarti una recensione